Leonardo da Vinci, toscano di nascita, ha trascorso gran parte della sua vita in giro per l'Italia. Molti dei suoi capolavori quindi sono sparsi in diverse città d'arte italiane o per i più grandi musei del mondo. Anche la Galleria degli Uffizi però vanta 3 dei suoi capolavori. Vediamo quali sono dunque i dipinti di Leonardo da Vinci al Museo degli Uffizi.
In realtà solo due quadri sono opera esclusiva di Leonardo, l'affascinante Annunciazione e la grande pala con l'Adorazione dei Magi rimasta incompiuta, mentre la terza, il Battesimo di Cristo, è un'opera proveniente dalla bottega di Verrocchio a cui Leonardo al tempo allievo di Verrocchio ha partecipato dipingendo l'angelo all'estrema sinistra ed altri particolari.
Ad onor del vero, Leonardo da Vinci alla Galleria degli Uffizi non si esaurisce in questi 3 capolavori. Nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi è infatti possibile ammirare un bellissimo disegno di Leonardo datato 1473 raffigurante un paesaggio che rappresenta una veduta del Montalbano e il castello di Montevettolini.
Leonardo da Vinci alla Galleria degli Uffizi: la sala 35
Il genio di Leonardo da Vinci è celebrato agli Uffizi che gli dedicano un'intera sala al secondo piano della galleria, la numero 35 appunto, costantemente presa d'assalto da migliaia di turisti ogni giorno. Come pochi altri infatti Leonardo resta un'artista di tale prestigio ed interesse per qualunque visitatore.
L'Annunciazione di Leonardo agli Uffizi
L'Adorazione di Leonardo è una fra le opere più conosciute del genio toscano. Si tratta di una grande dipinto che misura 98 cm per ben 217 cm di larghezza, un dipinto realizzato con tecnica a tempera mista a olio su tavola. La committenza del grande quadro è incerta così come la datazione. Sembra comunque che l'opera sia stata realizzata da un Leonardo poco più che ventenne.
Il soggetto è la classica annunciazione dell'angelo alla Vergine. Il sacro evento sembra essere collocato all'alba, probabilmente Maria si trova appena fuori della sua camera di cui si scorge appena un dettaglio all'estrema destra del dipinto. Maria è una dama aristocratica, vestita con lussuosi abiti rinascimentali, il contesto è altrettanto aristocratico, i dettagli del muro dietro la Madonna fanno pensare ad un palazzo nobiliare, così come il curatissimo giardino e il tavolino riccamente decorato su cui poggia il leggio di Maria.
Il Paesaggio di fondo è molto luminoso, tipico della campagna toscana, sullo sfondo si scorgono infatti le colline toscane, alcuni cipressi, forse una città affacciata sul mare e un orizzonte che sfuma delicato verso alte montagne rocciose azzurrine che si perdono sullo sfondo e si confondono con le nuvole chiare del cielo.
Il prato è disseminato di una varietà di fiori e erbe. Sempre sullo sfondo colpisce uno strano albero che inizialmente aveva fatto pensare a richiami orientaleggianti. Si tratta invece di un esempio di arte topiaria tipica dell'epoca e dei giardini rinascimentali più riccamente decorati.
La scena è in divenire, l'angelo parla a Maria che lo ascolta con un'espressione piuttosto pacata, assolutamente non spaventata, mentre il vento soffia muovendo i fiori del prato. Anche le pagine del libro si stanno muovendo, è la Madonna che con il suo gesto della mano sta girando le pagine che l'artista rende leggere quasi trasparenti e in movimento. Le vesti della Madonna e dell'angelo sono curate in ogni piega e dettaglio. Colpisce l'occhio la sproporzione del braccio di Maria che sfoglia le pagine del libro troppo grande rispetto al resto del corpo della donna. Senz'altro voluto dall'artista questo artificio fu realizzato da Leonardo con uno scopo preciso. La sproporzione sembra infatti scomparire se il visitatore si pone in basso a destra rispetto al dipinto. Questa infatti era la posizione in cui presumibilmente doveva trovarsi l'osservatore.
L'Adorazione dei Magi di Leonardo agli Uffizi
Questa straordinaria opera di grandi dimensioni (246x243 cm) è rimasta incompiuta. Fu realizzata intorno al 1481 con la stessa tecnica dell'Annunciazione, tempera mista ad olio su tavola. Arrivò agli Uffizi già nel 1670 dalla collezione personale di Antonio e Giulio de' Medici. Fu trasferita nella villa medicea di Castello per un certo periodo e ritornò definitivamente agli Uffizi nel 1794.
Leonardo non riesce a terminare questa opera che rimane quasi totalmente monocromatica, perché l'artista partì improvvisamente per Milano nel 1482. I monaci agostiniani committenti del dipinto si trovarono dunque costretti a sostituire la pala da una realizzata poi da Filippino Lippi.
L'opera è stata recentemente restaurata, il restauro ha rivelato alcuni particolari prima non visibili a causa dello sporco e delle vernici applicate successivamente.
La pala raffigura al centro appunto l'adorazione dei Magi alla nascita di Gesù, un grandioso scenario popolato da uomini e animali, simboli. Nel dipinto, in particolare sullo sfondo, si susseguono però diversi episodi fra loro concatenati. Il volto della Madonna è appena accennato mentre di grande impatto sono le espressioni potenti e caratterizzate di alcuni personaggi i cui volti sono stati praticamente portati a termine.
Il Battesimo di Cristo di Leonardo e Verrocchio
Come già anticipato la terza opera di Leonardo da Vinci alla Galleria degli Uffizi è il Battesimo di Cristo, un'opera a cui Leonardo ha partecipato nell'esecuzione ma che proviene dalla bottega del Verrocchio suo maestro. L'opera proviene dal monastero di San Michele a san Salvi a Firenze. La bottega del Verrocchio era senz'altro una fra le più attive del Rinascimento in città e il giovane Leonardo è qui che impara l'arte del dipingere fino a superare il maestro. Si narra infatti che Verrocchio smette di dipingere quando si accorge che il suo pupillo Leonardo lo aveva superato. Da quel momento Verrocchio si dedicherà alle altre arti in cui sicuramente eccelleva fra cui la scultura e l'oreficeria.
Nel dipinto degli Uffizi la mano sublime di Leonardo si può riconoscere nella figura dell'angelo all'estrema sinistra della scena e nel paesaggio dello sfondo. Nel quadro si notano i contributi di altri artisti. Dietro al Battista per esempio le rocce e gli alberi sono molto più duri nell'esecuzione e si contrappongono alla dolcezza dello sfumato delle montagne e del paesaggio che si intravede dietro gli angeli. Anche il corpo di Cristo risulta essere levigato e morbido, mentre quello del Battista aspro e teso.
Le altre opere di Leonardo a Firenze
Non ci sono molte altre opere di Leonardo da Vinci da vedere nella città di Firenze. Per i veri appassionati è possibile visitare il museo interamente dedicato a Leonardo soprattutto incentrato sulle sue macchine e i suoi progetti. Il museo è situato in Via de Servi, quindi non lontano dagli Uffizi e a pochi passi da Piazza del Duomo.
Infine, Leonardo a Firenze fu impegnato per un certo tempo nella progettazione e realizzazione dei un affresco per le pareti del salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio che avrebbe dovuto raffigurare la Battaglia di Anghiari. Restano di questo dipinto solo i disegni preparatori di leonardo. L'esecuzione infatti dell'opera fu interrotta per problemi tecnici legati alla stesura del colore e venne poi coperta e sostituita da altre decorazioni.
Per ammirare dunque le opere di Leonardo da Vinci a Firenze, è consigliabile dunque visitare la Galleria degli Uffizi ed in particolare la sala 35 del museo!
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